Il rischio-esclusione dal campionato parrebbe scongiurato. Dopo il dietrofront della Banca Intesa (che prima aveva promesso soldi all'Ascoli Calcio, poi si è tirata indietro), il presidente Benigni si è esposto col proprio patrimonio personale a garanzia ottenendo un finanziamento dalla Banca delle Marche. Ciò ha permesso al sodalizio bianconero di congiurare il peggio ed iscriversi al campionato.
Il campanello d'allarme è trillato però forte e scomposto. E' fuor di dubbio che il calcio italiano attraversi un periodo di crisi collettiva e, se non si ridurranno ulteriormente i costi, saranno tante le società a scomparire. Quella del Picchio è una società che sicuramente ha commesso errori nel corso della sua gestione; ma non ha sicuramente sperperato fior di milioni di euro come hanno invece fatto tante altre società. Eppure si trova invischiata in questa durissima lotta per la sopravvivenza. Il percorso intrapreso è, comunque, quello giusto. Ora si dovrà cercare di evitare marchiani errori sia per quel che riguarda lo staff tecnico (Gustinetti è comunque un ottimo allenatore degno della fiducia dell'ambiente tutto), ma anche e soprattutto è importante non sbagliare nell'acquisto di giocatori che possano risultare utili alla causa bianconera.
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