L'incubo è finito!
Dopo non so quanti anni (non voglio neppure sforzarmi di ricordarlo) la famiglia Benigni è uscita di scena. Definitivamente. L'Ascoli Calcio ha pagato il prezzo più alto per levarsi dai piedi la peggior gestione della sua storia. Fatta di proscrizioni, minacce, penalità, calcio-scommesse, veementi rivendicazioni della proprietà, personaggi poco limpidi, rapporti burrascosi con i tifosi, i giornalisti, la Città, il Territorio ed il Comune. E di una serie infinitesimale di mancati pagamenti, in primis dei dipendenti stessi. E quando un datore di lavoro non paga i propri dipendenti, deve solo vergognarsi! Ha tirato la corda fin quando si è spezzata. Sarebbe ingiusto dimenticarsi della promozione in B e poi di quella in serie A, con tanto di strepitosa salvezza il primo anno trascorso in massima serie. Ma poi tutto è finito.
Male, anzi malissimo.
Quello che è avvenuto negli ultimo quinquennio ha obnubilato la memoria storica di tutti gli ascolani portandoli ad augurarsi il fallimento della propria squadra del cuore pur di liberarsi di personaggi così negativi. L'Ascoli Calcio, gloriosa società che dal 1898 non aveva mai conosciuto la morte, la conoscerà per mano di ascolani... Il peggior tradimento che un uomo possa ricevere: traditi da un nostro fratello... così, perlomeno, recita l'anagrafe. Oggi, 15 dicembre 2013, l'A.U. Costantino Nicoletti ha dichiarato che domattina si recherà in tribunale e farà mettere la parola fine su questa farsa che si prolunga da tanto, troppo tempo. Nessun concordato, si va dritti alla forca. Com'è giusto che sia.
Domani...
Domani è un altro giorno
La città si sveglierà sotto un pallido sole che illuminerà le torri ancora in piedi. Gli aerei nemici sono lontani, restano fantocci asserragliati nel bunker dell'arroganza. Ma è solo questione di ore, forse di giorni, poi anche l'ultima roccaforte cadrà sotto i colpi di una giustizia, il cui intervento (mai come questa volta) è stato tanto agognato. Nonostante il sole, ad Ascoli farà freddo. Molti piangeranno, ma tutti festeggeranno la fine di un incubo. Io lo sto già facendo. E' gioia grande, oggi.
Alzo il calice al cielo
e brindo con le stelle.
Così, ancora una volta, noi ascolani ci ergiamo sulla cima del mondo e scagliamo con tutta la rabbia che abbiamo accumulato dentro per troppo tempo la nostra sfida alle stelle.
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