Forse, però, tutti non sanno che Mario Petrone è, prima di tutto, un vero uomo. Sappiamo tutti della vicenda che lo ha visto, suo malgrado, coinvolto in quel di Bassano (durissimo attacco alla persona da parte del presidente della compagine veneta Stefano Rosso). E' probabile, però, che molti non sappiano quanto segue. Tratto dal sito www.tuttolegapro.com (questo il link all'articolo), vi riporto uno stralcio dell'articolo scritto da Nicolò Schira. Tralascio ogni commento, ma ciascuno può farsi una propria idea.
"(...)Alcuni fra i principali dirigenti giallorossi si sono lasciati andare a dichiarazioni sconcertanti nei confronti dei protagonisti delle duplice impresa. Parole livorose e cariche di delusione, ma che non trovano una tangenza nella realtà. Un j'accuse sproporzionato e dettato da una reazione emotiva e rabbiosa, sicuramente di pancia e a tratti maleducata. Palcoscenico un evento pubblico nel quale Petrone si è trovato messo alla pubblica gogna. Anche perchè la mancanza di etica e moralità perpetrata nei confronti di Petrone e capitan Berrettoni è stata smentita dai fatti palesatesi in campo nelle ultime settimane. Nonostante l'addio fosse scontato e cosa nota. Ve ne parliamo da mesi, nonostante i flebili tentativi di smentite, eppure questi elementi si sono comportanti da professionisti impeccabili. Sempre sul pezzo e fautori della vittorie venete. Dopo il campionato è arrivata anche la Supercoppa, griffata appunto da quattro reti proprio dell'ormai ex capitano Emanuele Berrettoni (...) D'altronde non è un mistero che Petrone e i due calciatori in scadenza che lo seguiranno nell'avventura bianconera (Pelagatti e Berrettoni) aspettassero da mesi una proposta di rinnovo, giunta in maniera tardiva e a giochi già fatti. Oltretutto a cifre più basse di quelle percepite nell'attuale campionato. In inverno - quando il Bassano era già primo in classifica e lanciato verso la Lega Pro unica - i segnali di prolungamento del contratto manifestati da coloro che oggi vengono, ingiustamente, etichettati come "traditori" erano stati ignorati e rispediti al mittente. Normale che in un libero mercato dei professionisti si siano, a quel punto, guardati legittimamente intorno. D'altronde dall'1 febbraio un calciatore in regime di svincolo è libero di accordarsi con un'altra società (...) Piuttosto verrebbe da chiedersi come mai negli ultimi due mesi - nonostante le continue richieste del tecnico - sia stato negato a mister Petrone un incontro vis a vis con il patron Renzo Rosso. Settimana prossima, con tutta probabilità, arriverà la replica del tecnico alle accuse ricevute, sotto forma di una lettera d'addio (...)
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